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Storia dell'uovo Kinder
L'idea della produzione di un alimento a forma di uovo nasce nel 1974 assieme ad una
linea di prodotti per bambini denominata Kinder Ferrero. Tale linea sfrutta,
commercialmente, la sensazione collettiva che si potrebbe definire "il gusto e la
sorpresa" insito nelle uova di Pasqua o in altri oggetti che forniscono l'idea di
essere "doppiamente utili", riconducendo tale effetto ad un piccolo piacere
quotidiano.
« Un giorno Michele Ferrero, il "re della Nutella", disse ai suoi collaboratori:
"Sapete perché ai bambini piacciono tanto le uova di Pasqua? Perché hanno le
sorprese dentro... Allora, sapete che cosa dobbiamo fare? Diamogli la Pasqua tutti i
giorni". Nacquero così i famosi Ovetti Kinder.[1] »
All'interno dell'uovo di cioccolato è inserita, per garantire l'igiene
dell'alimento, una capsula di plastica della stessa forma, al cui interno è
possibile trovare a sorpresa un piccolo giocattolo. Come per l'uovo di Pasqua la
spinta all'acquisto è incentivata dalla presenza di un oggetto utilizzabile per
altri scopi, in questo caso ludico.
Le sorprese sono rappresentate da piccoli e ingegnosi giocattoli di plastica e
raramente in altri materiali (legno o lega metallica).
Dal 1991 sono state introdotte le miniature dipinte a mano con tema comune tali da
considerarsi in "serie" e per questo essere ricercate e collezionate
Essendo il volume dell'involucro in plastica di dimensioni ridotte i giocattoli sono
spesso smontati ma facilmente assemblabili dai bambini piccoli, anche grazie alla
cartina di istruzioni acclusa. Tra questi, ad esempio, modellini di antichi e
moderni mezzi di locomozione, buffi animali o personaggi umani e macchinine, sino ai
soldatini.